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“Degusto” e “Aromi”: in Umbria la passione per la pizza contemporanea incontra la forza di Neapolis
Degusto nasce a Umbertide nel 2018 da un’intuizione di Alessandro Amico e sua moglie Romina, che all’epoca lavoravano nel settore sociale. La passione crescente per i lievitati li ha portati a cambiare completamente vita e scegliere due forni Neapolis 9 per il loro primo locale.
Solo qualche anno dopo questa apertura, nell’estate 2024, arriva Aromi a Bastia Umbra, una naturale estensione estiva del progetto pizzeria per il quale si sono affidati nuovamente a Neapolis 9 dopo aver provato per anni le sue performance.
L’obiettivo è rimasto sempre lo stesso: proporre una pizza che abbia radici nella tradizione, ma che guardi avanti, con topping ricercati, materie prime di livello e una cura per i dettagli che definisce il loro stile.
Questa visione ha portato risultati importanti: selezione in “Migliori pizzerie del 2025” per Dissapore e Garage Pizza, “Pizzerie Eccellenti” della guida 50 Top Pizza 2025 e, di recente, due Spicchi per Gambero Rosso.
«Puntiamo a un prodotto davvero di qualità ricercata, ma restiamo un locale alla portata di tutti», raccontano. «Non vogliamo essere un locale sostenuto, ma un posto informale e friendly, dove ci si sente accolti.»
La clientela riflette questa filosofia: famiglie, giovani, gruppi di amici. Un pubblico vario che cerca un ambiente avvolgente, con un prodotto di livello alto.
Nei weekend, il banco di lavoro accelera: il sabato si sfornano dalle 300 alle 450 pizze, e nei tre giorni si arriva facilmente a quota 700–800 pizze. Numeri che richiedono organizzazione, precisione e attrezzature affidabili.
La scelta di Neapolis: una decisione ragionata
Prima di acquistare il forno, Alessandro e Romina hanno viaggiato per osservare da vicino il lavoro di altre pizzerie che già utilizzavano Neapolis. «Ci siamo documentati molto. Siamo andati in altre pizzerie per testare di persona il forno e vedere come reagiva in locali con grandi volumi.»
La conclusione è arrivata dal confronto diretto: «Neapolis è stato il forno che ci è sembrato più congruo per la nostra tipologia di prodotto. L’unico elettrico che ci garantisse davvero costanza e qualità anche sotto stress.»
Il motivo è semplice: «Lavoriamo a temperature molto alte, sopra i 440°C. Per noi la stabilità è fondamentale. Neapolis perde al massimo due o tre gradi, anche nei momenti di punta. È preciso, costante… praticamente inarrestabile.»
La gestione quotidiana del forno è un altro punto di forza. «All’inizio può sembrare particolare, ma la sua filosofia è semplice: meno tocchi le pizze, meglio lavora. La cottura è uniforme ad ogni infornata. Non c’è bisogno di girarle.»
E c’è un dettaglio che sorprende chiunque lo provi: «È facilissimo da pulire. La sera lo chiudiamo e si autopulisce.»
A cambiare è stato anche il benessere degli operatori. «Qui a Degusto con due Neapolis accesi, la sala non si surriscalda. La coibentazione è davvero efficace e il calore disperso è minimo, e il clima del locale rimane confortevole per tutti.»
Sul fronte dei consumi, la differenza è netta: «Rispetto al forno che avevamo prima, i consumi si sono praticamente dimezzati.» e sulla comodità Alessandro ci risponde: «Con l’app SmartBaking controllo i forni a distanza, anche da 300 chilometri. Imposto timer, verifico le temperature, guardo come stanno lavorando i forni nell’altro locale. È una comodità enorme.»
Impasti, topping e un’identità costruita nel tempo
L’impasto attuale è il risultato di cinque anni di prove e aggiustamenti. «All’inizio il prodotto cambiava anche nell’arco della stessa giornata. Ora abbiamo stabilità totale: la pizza è sempre uguale.» È una napoletana moderna, friabile fuori, morbida e scioglievole, con un profilo aromatico definito.
Per i topping la filosofia resta semplice: materie prime di livello, dall’Italia e non solo. «Usiamo bufala campana, burrata di Andria, ma ci piace anche giocare con ingredienti come il Blue Stilton o la carne giapponese.»
Accanto alla ricerca c’è anche la memoria, come nella pizza Antichi Sapori, ispirata al piatto della domenica: «Un brasato cotto nel Sagrantino, una crema di patate che richiama il purè e una riduzione di Merlot.»
Tra le più richieste: Umami d’Autunno, Spicy Boom, Viola in Fonduta ed Essenza di Pomodoro, che lavora su diverse consistenze dello stesso ingrediente.
Una visione chiara
A chi vuole aprire oggi una pizzeria di qualità, il consiglio è diretto: «Non risparmiate su tecnologia e attrezzature. Ci aiutano, ci fanno risparmiare e sono indispensabili per mantenere la qualità.»
Quando chiediamo di descrivere Neapolis in tre parole, la risposta arriva immediata:
«Preciso, costante, instancabile. Non si ferma mai.»
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Moretti Forni investe nei talenti del futuro: la quinta edizione di “Learn And Bake” dedicata alla pizzeria
30 giovani studenti/esse al MorettiLAB per comprendere l’importanza della cottura
Si è conclusa la prima settimana del corso “Learn and Bake”, il progetto formativo ideato da Moretti Forni per investire nelle nuove generazioni e creare un ponte concreto tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa ha ampliato quest’anno il numero dei partecipanti e, per la prima volta, ha dedicato l’intero percorso formativo al mondo della pizzeria.
“Mi è piaciuto particolarmente questo corso perché abbiamo fatto tantissime preparazioni istruttive e formative.”
Greta, Ist. Alberghiero Einstein-Nebbia, Loreto (AN)
Sono infatti 30 giovani studenti e studentesse del quinto anno provenienti dagli Istituti Alberghieri di tutta Italia, suddivisi in due gruppi, ad essere coinvolti in un percorso di alta formazione sulla gestione e la conoscenza del calore perfetto, grazie alla docenza di grandi Maestri del settore e all’utilizzo delle tecnologie all’avanguardia sviluppate da Moretti Forni.
“Se dovessi descrivere il corso Learn and Bake in tre parole, sceglierei: collettività, divertimento e calore.”
Matteo, IISS “G. Greggiati”, Poggio Rusco - Mantova
I docenti di questa nuova edizione sono gli Ambasciatori del Gusto e spicchiati Gambero Rosso Renato Bosco e Pierangelo Chifari, il pizza chef e influencer Alessandro Scuderi e il 2 spicchi Leonardo Rocchetti, affiancati dai corporate chef Moretti Forni.
“Durante il corso Learn And Bake mi si è aperto un mondo; ho visto come la cottura sia una fase veramente fondamentale...”
Catalina, IPSSAR “Santa Marta” di Pesaro
Il progetto ha previsto un investimento complessivo di 110.000 euro da parte dell’azienda, a copertura di un corso intensivo di oltre 30 ore tra teoria e pratica, con la fornitura di materiale didattico e ospitalità completa per tutti i partecipanti.
A conclusione della prima settimana di corso erano presenti il CEO Mario Moretti, la sindaca di Mondolfo (PU) Alice Andreoni, gli Ambasciatori del Gusto Pierangelo Chifari, Corrado Scaglione e Cesare Battisti e i docenti di cucina, Prof. Davide Linfante (Alberghiero Santa Marta, Pesaro), Prof. Roberto Dormicchi (Alberghiero di Piobbico), Prof. Gilberto Ombrosi (Alberghiero di Loreto).
Durante l’incontro è emerso come Learn And Bake rappresenti un punto d’incontro tra formazione e impresa, offrendo ai giovani un’importante occasione di crescita e di contatto diretto con il mondo del lavoro.
È stato ribadito il valore della cottura come passaggio fondamentale nel processo produttivo e nella cultura gastronomica, insieme all’importanza di una formazione continua che coinvolge aziende, docenti e istituzioni, con il ruolo cruciale degli Istituti Alberghieri nel formare le nuove generazioni, valorizzandone talento, curiosità e passione.
Gli ospiti hanno evidenziato come la figura del pizza chef sia oggi una professione qualificata e centrale nella valorizzazione del Made in Italy.
I corsi sono patrocinati dall’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.
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