Ago92025#RoadToSmartBakingNel cuore di Cesenatico, tra la pineta e la vita di quartiere, esiste un luogo che ha trasformato un’area dimenticata in una destinazione gastronomica riconoscibile e concreta. È Parco Manzoni, un progetto nato tre anni fa con un’idea precisa: creare uno spazio aperto, accessibile, in cui relax, natura e cucina trovino un punto d’incontro autentico. Il locale è gestito da Marica Nardiello e Dino Stanescu, mentre la creatività degli impasti è affidata al pizza chef Andrea Bertozzi, che ha saputo costruire un’identità riconoscibile con la sua pizza. Leggermente dislocato rispetto ai flussi turistici stagionali, Parco Manzoni si è costruito una reputazione solida, grazie a una proposta che unisce ingredienti stagionali, attenzione per il territorio e un formato gastronomico capace di parlare a tutti: famiglie, giovani, residenti e villeggianti. La scelta della tecnologia: il forno serieS Quando l’idea di Parco Manzoni ha preso forma, anche la scelta delle attrezzature è diventata parte integrante del progetto. serieS si è dimostrata la soluzione capace di rispondere a esigenze operative diverse e complesse. «Eravamo alla ricerca di un forno pratico», spiega Dino, «che andasse bene per il nostro limite di spazi e che potesse inglobare una versatilità per la cottura di più prodotti in quanto volevamo dare una scelta più varia, al di là di quella che è la pizza classica, proponendo anche panificati, e in un futuro riuscire a fare anche dei panettoni. Questa tipologia di forno, a mio avviso, era l’unico che ci poteva permettere di fare ciò.» La configurazione scelta, due camere Fastbake e una Pastrybake con vaporiera, consente nella proposta di menù una produzione ampia e organizzata: dalla pizza classica alla pala romana, fino al pane e ai topping. Oltre alla praticità, è stata determinante anche l’efficienza energetica: «Siamo in un parco, in una pineta, ci piaceva anche il discorso dei bassi consumi. Ha delle funzionalità di efficienza come lo standby (Eco-Standby™), e una volta che arriva a temperatura, consuma pochissimo.» Semplicità d’uso e prestazioni affidabili Uno degli aspetti più apprezzati dal team di Parco Manzoni è la facilità di utilizzo del forno: «Fino a ieri ero responsabile della sala e da poco mi sono prestato alla pizzeria», racconta Dino. «Se riesco a gestirlo io, penso che una qualsiasi persona sia in grado di farlo. È molto semplice da utilizzare. Una volta trovata la giusta temperatura per il prodotto che si vuole proporre, basta impostarlo e lui fa il resto.» Anche la tecnologia integrata viene sfruttata: “Puoi collegarti con il telefono (tramite Smartbaking® App), accenderlo a distanza, regolare orari, decidere i vari programmi.” Un impasto che rispetta la tecnica, una pizza pensata per il territorio «La versatilità del forno è molto utile: nello stesso momento riusciamo a fare la pala romana e la nostre proposta di pizze, che hanno temperature diverse. Se avessimo una sola camera, sarebbe molto più faticoso.» L’identità di Parco Manzoni passa anche dal prodotto: una pizza che nasce da impasto indiretto con biga, idratazione al 64%, 48 ore di fermentazione, per garantire digeribilità e leggerezza. Il risultato è un prodotto che unisce croccantezza e volume, pensato soprattutto per il pubblico locale. «Lavoriamo soprattutto con la gente del luogo», spiega Dino. «Abbiamo cercato di fare un prodotto ibrido, che soddisfi un po’ tutti i palati. È una pizza abbastanza grande. Ha un cornicione accentuato, ma resta croccante” Tra i prodotti più amati c’è “L’indecisa”: mozzarella fior di latte, funghi freschi, salsiccia, rucola, pomodorini semi-dry, scaglie di grana e “La Romagna”: una schiacciata senza pomodoro né mozzarella, farcita con crudo di Parma 24 mesi, squacquerone e rucola, omaggio diretto alla piadina. «…i nostri clienti appena arrivano a colazione sentono il profumo del pane», racconta Dino. Anche gli hamburger sono artigianali: il bun, viene impastato e cotto internamente, proprio come il pane fresco del mattino, che ogni giorno accoglie i clienti con un profumo avvolgente e invitante, rendendolo il primo segnale di ospitalità al loro arrivo. serieS si è rivelato il partner ideale anche per chi, come Dino, ha iniziato da poco a gestire il forno. «È intuitivo, facile da programmare. La funzione booster (Power-Booster™), ad esempio, la usiamo quando ci sono tante infornate. Ti permette di riprendere temperatura in pochissimo tempo. E con il Delta-Power puoi aumentare la potenza sulle resistenze vicino alla bocca del forno per mantenere la cottura dei prodotti omogenea.» Uno sguardo al futuro: laboratorio e distribuzione artigianale Parco Manzoni guarda avanti. Il prossimo obiettivo? Creare un laboratorio che possa produrre pane e semilavorati da fornire ad altre realtà locali. «Molti clienti, tra cui ristoratori e operatori balneari, ci chiedono di poter usare i nostri prodotti. Vogliamo rispondere a questa richiesta, restando coerenti con la nostra qualità.» Chiediamo a Dino un messaggio per i giovani che vogliono avviare un’attività simile: «Consiglio di guardare bene i propri obiettivi e scegliere l’attrezzatura in base a quello che si vuole creare. Non copiare quello che si vede online. Bisogna fare le cose a modo proprio, secondo le proprie potenzialità. Le scelte vanno fatte su misura.» Leggi ancheGranum ad Alba Adriatica: la vera pizza contemporanea sfornata con Neapolis4 Luglio 2025SEGRETA, come serieS ha aiutato a conquistare Montréal con la vera pizza al taglio13 Giugno 2025Darsena del Sale: benessere e cucina si incontrano a Cervia5 Giugno 2025Da Piedimonte Matese (CE) agli USA: la sfida elettrica di Jonathan Atzeni30 Maggio 2025Baambagia, la nuova pizzeria contemporanea di Pesaro con serieS Icon7 Maggio 2025Meunier, l’unico “Tre Spicchi” umbro: 9 anni di successi con il forno serieS24 Aprile 2025